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Risposta breve
Quello che è successo il 21 maggio 2025 è che un convoglio di diplomatici è entrato in una zona di combattimento attiva a Jenin senza coordinarsi con l’IDF. L’area è estremamente pericolosa, piena di terroristi, esplosivi e operazioni militari in corso. Come da protocollo standard, l’IDF ha sparato dei colpi di avvertimento in aria e nessuno è rimasto ferito. Ma la vera domanda è: i palestinesi che hanno invitato la delegazione l’hanno condotta di proposito in una zona vietata, solo per provocare un incidente?
Risposta lunga
Quello che è successo il 21 maggio 2025 è che un gruppo di diplomatici stranieri, a quanto pare in una visita organizzata da funzionari palestinesi, è entrato in una zona militare chiusa a Jenin senza alcun coordinamento preventivo con l’IDF. Non si trattava di una gita turistica: si stavano dirigendo direttamente in uno dei punti caldi più pericolosi della Cisgiordania, un luogo dove sono attivi gruppi terroristici armati, dove sono state utilizzate bombe lungo la strada e dove le forze israeliane conducono regolarmente operazioni antiterrorismo.
Quindi, quando il convoglio è stato avvistato dalle forze dell’IDF che operavano nell’area, sono stati sparati dei colpi di avvertimento in aria, non contro il convoglio. Questo è il protocollo standard quando veicoli sconosciuti si avvicinano a una zona di combattimento. I soldati hanno pochi secondi per reagire. Non sanno se si tratta di una minaccia, di un’imboscata o di un attentatore suicida travestito da veicolo civile.
Proprio di recente, le forze dell’IDF sono cadute in un’imboscata a Jenin tesa da terroristi che hanno utilizzato ordigni esplosivi improvvisati e spari durante un’operazione antiterrorismo. In un altro caso, dei soldati sono stati quasi uccisi da una bomba detonata a distanza e nascosta sotto una strada. È una zona di guerra, non un luogo per i teatrini diplomatici.
Per essere chiari: nessun diplomatico è stato ferito.
Quindi, la vera domanda è: perché mai qualcuno dovrebbe portare dei diplomatici in un’area così pericolosa senza informare i militari? Anche gli operatori umanitari, la stampa e le organizzazioni umanitarie sono tenute a coordinarsi con le autorità preposte prima di entrare in queste zone.
È possibile che gli organizzatori palestinesi abbiano deliberatamente condotto i diplomatici in un’area riservata per provocare uno scontro? Per creare un incidente mediatico che potesse poi essere trasformato in un’altra storia di “aggressione” israeliana?
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