Gli arabi hanno accolto con favore l’arrivo degli ebrei nella provincia di Palestina prima che Israele diventasse uno Stato?

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Risposta lunga

Dopo la fine della prima guerra mondiale, il Mandato britannico fu istituito per creare uno stato ebraico nell’intera provincia della Palestina, che all’epoca comprendeva non solo Gaza e la Cisgiordania ma anche tutta la Giordania. Gli arabi che vivevano lì si ribellarono, poiché volevano tutta l’area del Medio Oriente per loro, e si rifiutarono di accettare la decisione del principe Faisal (il padre dell’attuale monarchia saudita, che all’epoca era considerato il leader panarabo) di dare la Palestina agli ebrei. Gli arabi si ribellarono ripetutamente e uccisero molti ebrei, anche sterminando completamente la popolazione ebraica in alcune aree come Hebron. Per placare gli arabi, gli inglesi divisero la superficie del Mandato e ne diedero più di tre quarti agli arabi, creando così la Giordania. Tuttavia, gli arabi volevano di più e continuarono a rivoltarsi e a uccidere gli ebrei, arrivando a cospirare con la Germania nazista per sterminare tutti gli ebrei del Mandato. In risposta, gli inglesi posero severe limitazioni al numero di ebrei che potevano arrivare in Israele, compresi i rifugiati ebrei che speravano di sfuggire all’Olocausto, consegnando così molti ebrei europei e nordafricani alla morte per mano dei nazisti. Quindi no. Gli arabi non hanno accolto gli ebrei nella “loro” terra a braccia aperte.

Breve panoramica di ciò che accadde in Palestina sotto il mandato britannico e di come gli arabi si opposero alla presenza di ebrei o di uno stato ebraico.

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Panoramica delle rivolte arabe durante il mandato britannico

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Il genocidio degli ebrei di Hebron da parte degli arabi nel 1929

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