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Risposta breve
In parole povere, il sionismo è la convinzione che gli ebrei abbiano diritto all’autodeterminazione e che debbano avere un proprio Stato nella loro patria ancestrale, la terra d’Israele, proprio come i francesi hanno la Francia o i cinesi la Cina.
Questa è l’unica vera definizione del termine e tutto ciò che i pro-palestinesi cercano di associare ad esso è frutto di cattive intenzioni o di pura ignoranza.
Risposta lunga
In sostanza, l’unica vera definizione di sionismo è la convinzione che gli ebrei abbiano il diritto all’autodeterminazione e che debbano avere un proprio Stato, nella loro patria ancestrale – Israele – proprio come i francesi hanno la Francia o i cinesi la Cina.
Alla base di questo credo (sionismo) c’è un movimento nazionalista ebraico che sostiene la creazione e il supporto di una patria ebraica nell’antica regione di Israele.
Il sionismo si basa sull’idea che gli ebrei costituiscono una nazione, non solo una comunità religiosa o etnica; che la creazione di uno stato ebraico è necessaria per proteggere gli ebrei dall’antisemitismo e dalle persecuzioni e che la Terra d’Israele (Eretz Israel) è la patria storica e spirituale del popolo ebraico.
Nonostante quello che dicono molti filopalestinesi, il sionismo non è nato dall’odio per le popolazioni arabe. Il fatto che circa due milioni di cittadini arabi vivano oggi in Israele dimostra che il sionismo non preclude la presenza o la cittadinanza araba all’interno dei suoi confini.